mercoledì 11 agosto 2010

QUALCHE PAROLA PER INIZIARE

C'è chi ama la caccia allo zebù... a me piacciono i clown... il clown, ovvero l'arte di perdere gli zebù delle proprie certezze... l'arte pure di perdere se stesso per ritrovarsi diverso, ridicolo come... uno zebù con il naso rosso... ridicolo davvero... non come pensavo che fossi... credevo di essere... invece no, per niente... al contrario... mi presento in una veste fragile... perché così è l'uomo... e vedere questo me stesso, così ridicolo, mi lascia libero... libero di me... senza personaggio... senza niente... pieno di vuoto, d'aria... leggero come... come uno zebù alato, ecco... L'arte del clown provoca la caduta di ogni personaggio... lo scherzo è l'espressione della gioia ritrovata avendo abbandonata ogni idea... Ma... abbandonare non è facile né semplice... pensavo proprio a questa difficoltà mentre viaggiavo da nord a sud, dal lunedì alla domenica per insegnare i clown... viaggiavo con la mia valigetta piena di esercizi di clown... sentivo... come dire?... come mi si stringeva il tempo... e mi chiedevo: come posso insegnare tutto in così poco tempo?... Impossibile... dovrei inventare un luogo per fare questo con più calma... Dopo aver passato vent'anni a cercare di capire cos’è la timidezza, a scoprirla sotto le rocce umide della notte... e ad addomesticarla... non riuscivo proprio a insegnare il poco che avevo capito in una manciata di secondi... sarà che sono lento... poi il ridicolo!... ci vuole tempo per vederlo apparire... come il cervo nella foresta, non arriva su appuntamento... che bello, però, guardare il ridicolo! Quando cadano come foglie le idee... fa un bel rumore... essere ridicolo... questo senso solare e stupefacente che fa crollare ogni personaggio che ci portiamo appresso e rivela in noi una libertà spesso nascosta... Come potevo insegnare tutto ciò in due giorni, mi dicevo... ero come la freccia rossa che prendevo ogni weekend... veloce certo... meglio un asino, mi dicevo... un asino è ridicolo... sa guardare il paesaggio... La velocità è paura, ho pensato... l'amore è lento… prende il suo tempo... Ma non tutti sono d'accordo...Vedevo che spesso gli studenti mi chiedevano soluzioni veloci e sbrigative, pure loro... Non ci sono soluzioni... Per i clown ci sono solo problemi... questa è la soluzione... Il clown è un’arte... dietro il naso rosso si muovono antiche figure... Chaplin, Keaton... i grandi maestri come Grok, Lecoq, Dimitri, Turba, Chocolat e il russo Popov, Fratellini... Non sarebbe bello analizzare questi particolari?........ Creare una struttura professionale e prendere il tempo di guardare più a fondo che cosa rende comico un gesto e non un altro... ci vuole un tempo, uno studio vero e proprio... L'arte di scherzare non è uno scherzo... Mi sembrava sempre più necessario trovare un’isola, una stazione, una fermata d'autobus, una sedia, una nuvola dove poggiare la mia valigia e incontrare degli amici per approfondire questa completezza... Silvia Marcotullio mi ha proposto la sede: la Scuola Internazionale di Teatro... un luogo perfetto nel centro di Roma... Così avevo deciso... o meglio: era deciso... da sola...questa Ecole Des Clowns si svolgerà sotto forma di incontri regolari una volta al mese... Formerò un gruppo di persone interessate allo stesso viaggio... viaggiando per un lungo tempo... un anno insieme... là, il ridicolo avrà la sua parte... il perdersi potrà fiorire... andremo nel profondo delle cose... è tempo di uscire dal porto quindi... il vento si alza azzurro... il viaggio inizia.
Emmanuel, agosto 2010

L'ECOLE DES CLOWNS

Un viaggio alla ricerca della dimensione clown:
il clown di teatro     il clown di circo     alcuni grandi numeri classici     il clown solitario     il proprio numero di clown     il wu-weil (ovvero l'arte di perdersi)     il gioco e l'infanzia      aspettando Godot     approfondimento della storia del circo e dei suoi anti-eroi     stereotipi nel circo     le entrate e le uscite sulla pista     usanza nel circo     cadute schiaffi     botte e schiamazzi     ricerca di nuovi clown     vestiti costumi     musica e danza     un intervento di strada.

ARCHITETTURA DELLA PEDAGOGIA TEATRALE

Otto week-end d'incontri da ottobre a maggio per 16 ore a week-end.
Un anno con i clown vissuti in modo professionale tenendo conto dei ritmi stretti della vita odierna.

L'ECOLE DES CLOWNS propone una formazione professionale dell'attore clown. Questa formazione interessa sia i clown legati al tema del volontariato (clown in ospedale) sia gli attori desiderosi di approfondire specificamente questa grande figura del teatro comico.

PRECISIAMO SUBITO CHE trattandosi di una scuola non è possibile seguire un unico seminario o scegliere per esempio di essere presenti un mese escludendo gli altri... La scuola è, appunto, una scuola: l'insieme dei week-end forma un unica architettura da conoscere nella sua completezza.

I WEEK-END DOVE?  A Roma, presso la sede della Scuola Internazionale di Teatro in Salita di San Gregorio al Celio numero 3, in un bellissimo parco accanto a Villa Celimontana. Metro Circo Massimo.

I WEEK-END COME? Un week-end al mese (16 ore in tutto) per 8 mesi da ottobre a maggio. Orario: dalle 9-13 e dalle 14-18 (il sabato); dalle 9-14 e dalle 15-18 (la domenica). Ogni week-end affronta una tematica specifica e, allo stesso tempo, si lega al week-end precedente nel suo disegno pedagogico. La formazione quindi è concepita all'interno di un percorso pedagogico preciso: presenza, il ritorno all'infanzia, le gags, le cadute, la coppia comica … seguono una progressione nella difficoltà.

DATE WEEK-END 2010/2011:
Ottobre: 16 - 17 
Novembre: 13 - 14
Dicembre: 18 - 19
Gennaio: 8 - 9
Febbraio: 19 - 20
Marzo: 12 - 13
Aprile: 9 - 10
Maggio: 7 - 8

POSSO SEGUIRE UN SOLO SEMINARIO? No, non si può seguire un unico seminario.... (sono proposti a parte dei seminari di cinque giorni, per esempio a luglio e poi c'è il Circo d'Abruzzo durante agosto) . Il percorso è pensato nel tempo: l'apprendimento ha le sue necessità – le sue lentezze - dando agli studenti la possibilità di approfondire i diversi temi legati alla figura del clown.

IL COSTO 600 euro in tutto per gli 8 SEMINARI da ottobre a maggio.
L'Ecole des clowns non ha sovvenzioni nè aiuti esterni (e pure...  gira).

QUANDO, COME, CHI? La scuola è aperta a chi ha voglia di studiare…. Un seminario iniziale è proposto ad ottobre, fondamentale per chi desidera seguire il cursus: è un seminario di presentazione, conoscenza, di confronto ma anche di studio! Durante questo week-end legato al tema della “PRESENZA” gli studenti potranno verificare le loro motivazioni, confortarsi nella loro scelta o cambiare idea... e l'insegnante per conto suo avrà il tempo di formare un gruppo omogeneo di studenti creativi e aperti.

E IL PUBBLICO? A giugno è proposto un ultimo incontro: “Clown per strada, incontro con il pubblico”. E' un residenziale di 3 giorni, dal venerdì alla domenica, dove l'Ecole Des Clowns si confronterà con il pubblico. (Luogo proposto: l'Abruzzo). Il costo per quest'ultimo lavoro è di 100 euro (più il vito).

IN FINE, esame finale (sotto forma di un piccolo video) e presentazione di un diario personale (durante il week-end di maggio); spettacolo finale (vedi mese di giugno); rilascio di un diploma “Ecole des clowns”.

NECESSARIA una solida motivazione più che un immenso talento (il talento sarà la prima cosa scartata: come il vento va e viene e sopratutto se ne va) parliamo di lavoro artigianale, di studio fatto di confronto serrato con il pubblico, di solitudine (il clown è solo sul palco e mette in scena sentimenti fragili e delicati). L' attore deve essere capace di indagare i meccanismi complessi della comicità e l'arte del ridicolo e della fragilità.

E UNA ESIGENZA Essere significa viaggiare in modo creativo verso la conoscenza e la scoperta di se stesso e del lazzo. Il viaggio come tutti i viaggi è impegnativo: sapere perdersi, ascoltare, cercare, dubitare, ricominciare da niente, essere modesto, farsi criticare, giocare di squadra, studiare un passo di danza, analizzare e decomporre come un orologiaio una gag, ripetere cento volte lo stesso gesto per capirne l'essenza (finché non “suoni” bene), essere se stesso, ma sapere lasciare questo “se stesso” nel magazzino degli oggetti inutili (poiché ci portiamo appresso non si sa quante cose inutili dentro la nostra testa! Pensieri fondamentali e inopportuni, opinioni, ignoranze e sopratutto... paure). Fare tutto ciò.... non è così facile.

Possiamo dire in conclusione che fare le cose facili e semplici... non è semplice nè facile.
Il clown? È un viaggio verso la semplicità.
- Interessante, mi piace!
- Grazie.

DOCENTE: EMMANUEL GALLOT-LAVALLEE

PER ISCRIVERSI AL SEMINARIO: mandare via e-mail un (breve) curriculum, nonché una lettera di motivazione a emmanuelclown@hotmail.com
 

 TEMI DEI SEMINARI DA OTTOBRE A MAGGIO
(più conclusione a giugno)

ottobre 16-17: "LA PRESENZA".... Prima di fare, essere; la caduta della maschere; timidezza e ombre sono fonte di creatività; Sono quando lascio le mie idee; il wu wei di Lao Zeu: l'arte di non fare niente. L'attore solo in scena. Gioco con le emozioni.

novembre 13-14: “IL CLOWN, UNA TRAGEDIA!”..... tragedia e clowns; l'equilibrio e la caduta; la costruzione e la decostruzione; Costruzione di una tragedia o di un brano tragico e rovesciamento clownesco; Fare e disfare; Terremoto sulle grandi tragedie. Euripide e gli altri...

dicembre 18-19: "SONO QUANDO MI PERDO”... Ritorno alla presenza: il naso rosso; la sconfitta; il rapporto col pubblico; Ritorno all'essenziale e ricerca di uno scherzo basato su micro elementi (il numero di Chaplin: il domatore di mosca...); L'attore si lascia portare dallo sguardo del pubblico. “Vivi alla deriva O Ecuba” Euripide.

gennaio 8-9 : "ESSERE O NON ESSERE”... La stupidità e la sciocchezza; ciò che credo di essere e ciò che vedono di me. La coppia comica: Monsieur Loyal e l'Augusto, il capo e il secondino; il sì e il no. Archetipi del mondo del circo. L'uso della voce nel dialogo. (Nota: portare capello e giacca, e degli oggetti sul tema del gioco per questo seminario).

febbraio 19-20: "L'ARTE DI NON SAPERE BALLARE”.... musica e orchestrazione. Canto e contro canto. Ritmo contro ritmo. Tango, rock and roll, cha cha cha, rumba e danza classica (nota: portare un tutù e dei vestiti legati a queste danze...)

marzo 12-13: "CASCO BENE"…. le gags, i malfunzionamenti, la ricerca della risata, schianti, botte, scivoli acrobatici e cadute. Primi elementi di acrobazia e di giocolieria. Analisi e decomposizioni di momenti comici.

aprile 9-10: "CIRCO A PALLA".... Circo: acrobazia, jonglage a due e tre palline. Il tondo della pista; il gioco circolare; la voce del presentatore; l'ingresso del clown. Ricerca di vestiti, forme e deformazioni; accenti, tics e scherzi. (Nota: per questo seminario, ogni studente dovrà portare almeno un vestito completo.)

maggio 7-8: "CLOWN DI TEATRO E CLOWN DA CIRCO".... Quali scelte fai? Dove tendono i tuoi movimenti? Uno sguardo sulle figure antiche: Grock, i Fratellini, Fellini, Buster Keaton, Chaplin... Esame finale: presentazione del diario e visione del video.

giugno: "VIAGGIO E TEATRO DI STRADA". Vivremo una esperienza conclusiva: 3 assieme dal venerdi sera alla domenica in un luogo ritirato, per mettere appunto un INTERVENTO DI STRADA presentandolo il sabato sera. Camminata in montagna la domenica, pic-nic e ultima lezione sulla vetta, vicino alle nuvole. (Nota: Quest'ultimo seminario ha un costo aggiuntivo di 100 euro come è stato già specificato. Spesa e cucina dei cibi verranno organizzate collettivamente)


MOVIMENTO
Ogni week-end si farà un lavoro approfondito di movimento:

- Ginnastica
- Decomposizione dei grandi gesti della Scuola di J.Lecoq
- Studio antropologico del movimento (Esempi: analisi della camminata o del rapporto tra uomo e animale.)
- Studio del movimento economico di Feldenkrais
- Karate
- Decomposizione di gags (in alcuni seminari)

.... il lavoro del clown è anche un lavoro di ingegneria... fisica!

...ripetiamo, per l'ISCRIZIONE: scrivere a emmanuelclown@hotmail.com